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Si appende come un quadro e purifica l'aria degli ambienti da inquinanti tossici

Un quadro che oltre ad abbellire la casa assorbe e trattiene le sostanze inquinanti. Il segreto è il materiale. TheBreathè uno speciale tessuto multistrato che rende più salubre l’ambiente assorbendo gli inquinanti presenti nell’aria. Sfruttando il naturale ricircolo senza essere alimentato da fonti energetiche esterne. Basta appenderlo alle pareti come un normale pannello o quadro e garantisce performance sostenibili per un anno con una costante riduzione dell’inquinamento di circa il 20%.

Ecco come funziona il pannello

Come funziona? “La soluzione è progettata per attirare le molecole inquinanti all’interno della propria anima carbonica additivata da nanomolecole. – spiega il fondatore Gianmarco Cammi - Qui gli inquinanti vengono separati dall’aria, scomposti in particelle prime e intrappolati nella struttura fibrosa, senza possibilità di rilascio nell’ambiente circostante”. Oltre alla funzione assorbente, The Breathsvolge una funzione di mitigazione, lavorando sulla carica batterica, le polveri e le muffe che vengono a contatto con il tessuto, e una funzione antiodore. Il pannello, infatti, non si limita a coprire gli odori, ma ne assorbe e disgrega le molecole purificando l’aria dalle emissioni moleste.

Approvato anche da Veronesi

Anemotech, l’azienda che produce il tessuto, è stata costituita nel 2014, subito dopo l’acquisizione del brevetto: “Pur essendo ancora in fase di startup, - racconta il fondatore Gianmarco Cammi - prima di presentare il prodotto abbiamo scelto di investire tempo e 500mila euro in Ricerca e Sviluppo, per il programma di validazione scientifica in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche”. Ma tutto è cambiato quando a validarne l’efficacia è stato Umberto Veronesi: “Gliel’abbiamo proposto e ha deciso di provarlo a casa sua – prosegue Cammi - successivamente ne ha esteso l’impiego all’Istituto Europeo di Oncologia: “Dei milioni di italiani che oggi sviluppano un tumore, almeno il 70% potrebbe essere salvato grazie alla prevenzione - commenta l’oncologo - Se solo tutti adottassero uno stile di vita salutare, si avvicinassero alla diagnosi precoce e se i responsabili delle politiche sanitarie e ambientali applicassero tutte le conoscenze e le misure preventive che la ricerca ha messo a disposizione, il cancro oggi sarebbe una malattia sotto controllo”. Avere un’aria più respirabile e sicura è un obiettivo primario per migliorare le condizioni preventive: “Dal fumo di tabacco ad altre sostanze inquinanti – aggiunge Veronesi - anche negli interni l’aria spesso non è salubre. Pensate ai vestiti che arrivano dalla tintoria carichi di sostanze chimiche per il lavaggio o nei garage, dove per esempio, c’è un grave problema di inquinamento. L’idea che le innovazioni possano aiutare la prevenzione è la chiave di volta. È moralmente obbligatorio trovare il modo di ridurlo. Anche e soprattutto in scuole, ospedali e ambienti di lavoro come le fabbriche che hanno creato eserciti di pazienti malati di tumori”.